COME AFFRONTARE UNA SEPARAZIONE

Come affrontare una separazione

In una coppia la separazione è un evento che può evolversi e risolversi in diversi modi.

L’esito di una separazione dal proprio partner può avvenire come una lacerazione, uno strappo rispetto all’unità della coppia, oppure come esito di un processo di consapevolezza della coppia stessa che “insieme” decide di percorrere strade diverse l’uno dall’altro.

È difficile poter dare spiegazione in poche righe di un processo così complesso e profondo come è la scelta di dividersi da parte di una coppia sentimentale. Il rischio è quello di perdere la parte affettiva, emotiva e l’unicità che ogni coppia porta con sé. Proprio come potrebbe capitare a due partner che si separano. Infatti, in alcuni casi, la separazione avviene in un modo tale che i vissuti dei singoli sono principalmente di rabbia e dolore, con poca possibilità di accesso per ognuno dei membri alla sfera affettiva e profonda del legame creato con il rispettivo partner.

La fine di un rapporto porta sempre con sé dolore e destabilizzazione, vissuti che emergono in quanto si pone termine ad una relazione, che oltre al sentimentale, al passionale, al quotidiano, porta anche alla perdita di una funzione psicologica.

Accade ad esempio spesso, dopo l’interruzione del rapporto, di sentire pronunciare frasi come: “mi è crollato il mondo sotto i piedi”, “non so più chi sono”.

La coppia assume, infatti, anche una funzione psicologica per le persone; è un luogo relazionale, come pochi altri della vita, dove si è costruita una narrazione stabile e coerente di ciò che siamo. Dove abbiamo costruito una rappresentazione, un’immagine di noi stessi, che, insieme ad altre, dà forma al racconto che facciamo a noi, di noi stessi. “Io sono: quel tipo di lavoratore, quel tipo di figlio, quel tipo di genitore, quel tipo di partner”.

Al di là delle modalità differenti in cui la coppia si rende unica rispetto ad altre, anche le relazioni di coppia che possono apparire più frammentate, discontinue e dolorose, hanno una coerenza, un filo che unisce in modo stabile i due partner. Potremmo dire che ogni coppia è un romanzo, con una trama unica ed appassionante.

Cosa succede allora quando il romanzo che ci ha tanto appassionato arriva alla fine? Quando il filo si spezza? Quando la continuità di un racconto si interrompe?

Può accadere che la persona si trovi immersa in un dolore acuto, come quello che si prova per un lutto, con vissuti di profonda angoscia che soffocano la percezione di ogni trama, di ogni filo o racconto altro rispetto a quello interrotto della relazione sentimentale. La persona potrebbe sentire di non “avere” ed “essere” più niente. Come se il partner si fosse portato via qualcosa di nostro, una parte di noi, se non addirittura tutto ciò che siamo.

In questi casi, quando il dolore persiste e l’angoscia è così pervasiva, un supporto psicologico può essere di importante accompagnamento. Attraverso questo percorso sarà possibile poter “ritornare a sé”; elaborare e capire i motivi che hanno portato alla separazione, creare nuovamente un racconto, meglio dire riprenderlo, per poter così scrivere il capitolo finale.

Il ritorno a sé si intende proprio come un riappropriarsi di ciò che avevamo “messo” nella coppia, nella relazione con l’altro, al fine di sentirci ancora “interi”, “presenti” e pronti ad utilizzare nuove energie per poter costruire nuovi racconti della nostra vita e guardare ai precedenti, come libri da conservare perché appartenenti al nostro bagaglio, a noi.

Per questa ragione ciò che si presenta come una crisi può divenire una possibilità verso qualcosa di nuovo, come un evoluzione del nostro essere persona, individuo, grazie alla maggiore consapevolezza che abbiamo acquisito di noi attraverso l’esperienza della separazione dall’altro.